Pronto per un bagno nella foresta? Dal Giappone arriva il Forest Bathing
Camminare lentamente, respirare col diaframma, rilassarsi assaporando e ascoltando profumi e suoni della natura: una pratica detox per disconnettersi dalla routine, un approccio alternativo alla meditazione. Questa la formula magica chiamata Shinrin-yoku o Forest Bathing, letteralmente bagno nella foresta, una pratica wellness nata in Giappone, e usata come medicina preventiva.
Chi per primo coniò questo termine fu il ministro dell’Agricoltura del Giappone nei primi anni ’80. Dal 2004 al 2012, il governo giapponese ha finanziato massicciamente la ricerca sul forest bathing, come riportato da Quartz, destinando i soldi per la ricerca ad un hobby nazionale già popolare e che da allora ha raggiunto prima gli Usa e poi l’Europa.
Un esperto di Forest Bathing prevede che tra trent’anni l’attività sarà una prassi culturale diffusa come lo è lo yoga oggi. Perché? Le evidenze scientifiche che confermano i benefici per il corpo e per la mente del Forest Bathing non mancano di certo!
Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Chiba ha confrontato circa 300 studenti dopo una passeggiata in città e dopo una camminata nella foresta. Gli studenti riportavano concentrazioni più basse di cortisolo, l’ormone dello stress, frequenza delle pulsazioni e pressione sanguigna ridotte dopo le immersioni nel verde rispetto ai giorni in cui avevano passeggiato in città.
Analogamente, in uno studio più ampio condotto dai ricercatori dell’Università di Kyoto, i partecipanti riportavano valori più bassi di ostilità e depressione dopo aver trascorso del tempo nei boschi, se confrontato al tempo trascorso in ambiente urbano.
Ulteriori ricerche sono state condotte nel 2010, da Qing Li, un professore docente alla Nippon Medical School di Tokyo. Secondo gli studi l’attività delle cellule NK (natural killer) nel sistema immunitario umano mostravano livelli di attività più elevati nei partecipanti che avevano praticato il forest bathing, che aumentavano ancora di più dopo un secondo giorno di passeggiate nei boschi. È come se il corpo, dopo un’immersione del genere a contatto con la natura e il verde, rispondesse aumentando le sue difese immunitarie. Inoltre, le cellule continuavano a riportare aumentati livelli di attività a più di una settimana dall’esperienza.
Tutte queste proprietà sarebbe da attribuire ai fitoncidi, oli essenziali del legno degli alberi, i quali, oltre a rilasciare speciali sostanze nell’aria per proteggersi dagli insetti, sembrerebbero anche portare beneficio agli esseri umani.
Ulteriori studi hanno monitorato l’attività elettromagnetica di piante e alberi, per verificarne la risonanza e gli effetti sull’uomo: il risultato di queste ricerche ha portato a scoprire come i faggeti rilasciano alcune sostanze aromatiche vegetali (i monoterpeni) capaci di apportare benefici all’organismo e stimolare positivamente le difese immunitarie. Per questo momento migliore per praticare questa forma di immersione nelle sostanze naturali positive rilasciate dalle piante è l’estate, quando molte piante benefiche come i faggi e le betulle si trovano al massimo del loro sviluppo fogliare. Anche le essenze di conifere come pini e abeti apportano benefici balsamici, soprattutto al sistema respiratorio.
Per trarre beneficio dal Forest Nathing occorre restare immersi nel bosco per qualche ora, passeggiando e alternando il cammino a momenti di riposo e di rilassamento. Per un vero “bagno” occorre anche respirare profondamente usando il diaframma come si fa nello yoga e assorbendo tutti gli aromi del bosco, abbandonarsi all’ascolto dei suoni e delle voci del bosco, contemplare tutte le diverse sfumature del verde del fogliame, per una vera immersione che coinvolge tutti i sensi. Per stimolare il tatto è bene anche toccare la corteccia degli alberi, cercando di percepirne la superficie e di assorbirne l’energia.
Insomma è chiaro che la natura fa bene sia al corpo che alla mente e trascorrere del tempo tra gli oli essenziali e le sostanze aromatiche rilasciate dalle piante allevia la depressione, migliora la concentrazione e la creatività e fa ritrovare il buonumore!